Servizio ai medici del Lavoro

Il Service infermieristico per la medicina del lavoro è un servizio che fornisce assistenza infermieristica specifica nell’ambito della medicina del lavoro.

Tale servizio nasce proprio per dare supporto ai Medici Competenti e alle società di Medicina del Lavoro che si trovano in difficoltà nella gestione delle molteplici attività di loro competenza o che necessitano di un supporto nell’esecuzione degli esami diagnostici per potersi concentrare al meglio sull’attività medica.

Il servizio ai medici del lavoro prevede la formula “Full service” che comprende la gestione di tutta la parte diagnostica, fondamentale per una corretta Sorveglianza Sanitaria, tra cui:

• organizzazione degli esami diagnostici (prelievi del sangue, test droghe, esami delle urine, elettrocardiogramma, spirometria, audiometria, visiotest, ecc.) l’azienda riferisce nomi e lista degli esami e il servizio fornisce i dovuti risultati;
• trasporto dei campioni biologici in laboratorio;
• smaltimento dei rifiuti speciali.

L’infermiere diventa dunque una figura di collegamento tra il Medico Competente nominato dal Datore di Lavoro e gli stessi lavoratori. Questo per garantire che tutte le attività di competenza del medico o della società di Medicina del lavoro siano perfettamente organizzate, in modo tale che il lavoratore possa essere adeguatamente visitato avendo già i risultati di tutti gli accertamenti diagnostici necessari ed entro i termini stabiliti dal Protocollo Sanitario.

Le procedure diagnostiche rappresentano un aspetto fondamentale della medicina moderna, compresa quella del lavoro, poiché consentono ai professionisti della salute di valutare la corretta o meno funzionalità di vari sistemi del corpo umano.
Tra gli esami diagnostici comunemente utilizzati nell’ambito della Medicina per il Lavoro troviamo in particolare prelievi del sangue, esami delle urine, test droghe ed Elettrocardiogramma (ECG) – spesso affidati proprio alla figura dell’infermiere – il Visiotest, l’Audiometria e la Spirometria, di cui generalmente si occupano invece i Medici Competenti stessi. Tutti esami diagnostici che occupano un ruolo di rilievo nell’identificare e monitorare una vasta gamma di condizioni mediche.

In base alla mansione lavorativa svolta, i lavoratori possono essere sottoposti anche a determinati esami di laboratorio per valutare lo stato di salute generale e avere una panoramica dettagliata sui parametri biologici e chimici che riflettono lo stato di salute dell’organismo.

Possono essere prescritti semplici prelievi del sangue al fine di valutare valori comuni come quelli dell’emocromo, i livelli di zucchero, dei lipidi, o degli elettroliti, marcatori infiammatori e funzionalità degli organi.

A seconda del contesto di lavoro possono poi essere richiesti anche altri esami del sangue più specifici volti a valutare ad esempio la presenza di metalli pesanti, solventi o altre sostanze nocive.

Tra gli esami di laboratorio vi sono poi gli esami delle urine e i test tossicologici (drug test) volti a individuare l’eventuale presenza di sostanze stupefacenti nell’organismo.

L’elettrocardiogramma, spesso abbreviato in ECG, è un esame di routine per il controllo del benessere del cuore che viene proposto in particolar modo ai lavoratori che abitualmente compiono sforzi fisici elevati, magari sollevando manualmente merce molto pesante.

L’esame ECG prevede la registrazione dell’attività elettrica del cuore mediante l’applicazione di elettrodi sulla superficie della pelle del paziente. Questi elettrodi catturano le variazioni di potenziale elettrico generate durante il ciclo cardiaco, fornendo un tracciato grafico che riflette la normale o anormale attività del cuore.

Nel contesto lavorativo, l’ECG è spesso impiegato in programmi di sorveglianza sanitaria per valutare la salute cardiovascolare dei dipendenti, specialmente in occupazioni ad alto stress o quando sono presenti fattori di rischio cardiovascolare.

L’esame ECG può rilevare segni di patologie cardiache, come aritmie, ischemia o infarto, che potrebbero essere influenzate dalle condizioni lavorative o da fattori di stress. Questo consente di adottare misure preventive, fornire consigli personalizzati e, se necessario, avviare trattamenti tempestivi.

La Spirometria, spesso chiamata anche esame spirometrico, è un test diagnostico fondamentale per valutare la funzionalità polmonare e identificare eventuali patologie respiratorie. Nel caso della medicina del lavoro, si tratta di un esame importante soprattutto per lavoratori esposti a sostanze potenzialmente nocive presenti nell’ambiente in cui svolgono la loro attività (polveri, fumi, vapori chimici ecc).

La Spirometria prevede la misurazione della quantità e della velocità di aria inspirata ed espirata dai polmoni. Durante la procedura, il lavoratore respira attraverso un dispositivo chiamato spirometro, che registra i parametri respiratori fondamentali come la capacità vitale, il volume espiratorio forzato e il rapporto tra i due.

L’obiettivo principale della Spirometria è rilevare precocemente eventuali segni di disfunzione polmonare, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o l’asma occupazionale. La tempestiva identificazione di questi problemi consente l’implementazione di misure preventive, la gestione appropriata e la fornitura di consigli personalizzati per preservare la salute respiratoria.

La spirometria è un componente fondamentale dei programmi di Sorveglianza Sanitaria nei luoghi di lavoro a rischio e rappresenta un investimento nella sicurezza e nella salute a lungo termine dei lavoratori.

L’Audiometria è un esame specifico che si basa su una serie di test mirati a valutare la capacità uditiva della persona, in questo caso specifico del lavoratore e in particolare di chi svolge la propria attività in luoghi con un livello di rumore molto alto, come quelli dei settori industriali, costruzioni o ambienti di lavoro con macchinari rumorosi.

L’audiometria generalmente inizia con un colloquio per raccogliere informazioni sull’esposizione a rumori intensi e sulla presenza di eventuali sintomi uditivi. Successivamente, viene condotto un esame in cui il paziente risponde a segnali uditivi di diverse frequenze e intensità.

L’obiettivo principale è rilevare eventuali perdite uditive, identificando se queste sono legate a fattori professionali. Preservare l’udito dei lavoratori non solo riduce il rischio di problemi uditivi, ma anche di conseguenze più ampie sulla salute, come stress, disturbi del sonno e problemi cognitivi associati a perdite uditive non trattate.

Il Visiotest, spesso chiamato anche esame ergoftalmologico, è un test fondamentale per il controllo della salute della vista. Condurre un’analisi approfondita della funzionalità oculare e delle condizioni degli occhi è cruciale per preservare la sicurezza e il benessere sul luogo di lavoro, in particolare per tutti quei lavoratori che hanno abitualmente a che fare con videoterminali.

Il Visiotest si articola in diverse fasi: si inizia con un’accurata anamnesi per identificare eventuali sintomi, esposizioni a rischi ambientali o professionali, e precedenti patologie oculari. Successivamente, viene effettuato un esame visivo completo che valuta la capacità visiva, il campo visivo, la refrazione e la percezione dei colori.

Un aspetto chiave dell’esame è rappresentato dalla valutazione della capacità di adattamento dell’occhio alle diverse distanze e luminosità, così come la funzionalità dei muscoli oculari, essenziali per la corretta convergenza e accomodazione.

Questo esame mira a rilevare precocemente eventuali anomalie visive o patologie oculari legate alle mansioni lavorative, come ad esempio la sindrome da affaticamento visivo o la secchezza oculare, spesso associate a lunghe ore di lavoro davanti agli schermi.