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Il rapporto INAIL sulle sostanza chimiche sensibilizzanti
Il 30 luglio 2024 l’INAIL ha pubblicato il rapporto sulle sostanze chimiche sensibilizzanti, il quale mette in luce l’importanza di affrontare i rischi associati all’esposizione negli ambienti di lavoro.
La normativa europea prevede che un agente chimico venga classificato come sensibilizzante se può indurre una specifica ipersensibilità respiratoria o cutanea nell’essere umano (regolamento CE 1272/2008, regolamento CLP).
I principali settori coinvolti sono:
- Edilizia
- Industria metallurgica
- Industria manifatturiera
- Carpenteria e saldatura
Durante il processo produttivo il lavoratore può entrare in contatto con le sostanze chimiche sensibilizzanti, come ad esempio::
- Cromo VI
- Cemento Portland
- Cromo
- Nichel
- Cobalto
- Isocianati e diisocianati
- Formaldeide
- Acrilammide
- Benzene
I danni per la salute
Un lavoratore esposto ad agenti chimici sensibilizzanti può avere effetti avversi significativi sulla propria salute, si stima che in Europa ci siano circa 5 milioni di persone sensibilizzate a diverse sostanze.
Il rischio di esposizione alle sostanze sensibilizzanti oltre ai lavoratori, può interessare anche i consumatori che possono venirne a contatto con i residui di lavorazione.
Queste sostanze possono causare, oltre ad alcune gravi patologie, vere e proprie allergie.
Alcune sostanze sensibilizzanti sono soggette a restrizioni come ad esempio i diisocianati, i composti del cromo e del nichel, il dimetilfuramato, ecc.
Adottare queste restrizioni porta sicuramente il beneficio di diminuire il numero di nuove allergie e minori sintomi per le persone già sensibilizzate, portando anche un beneficio economico alla spesa sostenuta per il trattamento di queste patologie di circa 700 milioni di euro annui.
La Sorveglianza Sanitaria
Un’adeguata sorveglianza sanitaria è fondamentale per la prevenzione delle malattie legate alle sostanze chimiche sensibilizzanti.
Per le motivazioni precedentemente esposte, Il Medico Competente, nella stesura del Protocollo Sanitario, oltre alla presenza di sostanze classificate come cancerogene, deve tener conto anche delle sostanze chimiche sensibilizzanti, con le quali i lavoratori entrano in contatto.
Il Protocollo Sanitario, oltre alla visita del medico competente dovrebbe prevedere esami diagnostici tra cui la spirometria, necessaria per valutare eventuali problematiche respiratorie causate dall’inalazione di queste sostanze sotto forma di polvere e gli esami di laboratorio con i quali il Medico del Lavoro, a seconda della tipologia di sostanza, valuta la presenza della sostanza all’interno dell’organismo oppure lo stato di salute degli organi bersaglio.
Cosa può fare Ambrosia per la tua azienda è presente il rischio chimico da sostanze chimiche sensibilizzanti
Ambrosia può supportare la tua azienda gestendo completamente il servizio di Sorveglianza Sanitaria, affidando il ruolo di Medico Competente ad uno dei medici del proprio team.
Nel caso l’azienda abbia un Medico del Lavoro di sua fiducia, Ambrosia può essere di supporto inviando presso la sede dell’azienda un infermiere per l’esecuzione degli esami diagnostici prescritti.